Temo che la parola “progetto” sia ormai diventata prerogativa dei radical chic, che poi non hanno fatto nulla di male neppure loro, ma il fatto che sia peculiarità di un gruppo più o meno riconosciuto già mi indispone.
Ma è una parola di uso comune e penso che sia l’ora di farmi -meno seghe mentali- e usare le parole di cui ho voglia di servirmi.
Ottimo! Dopo questa premessa assolutamente inutile che già avrà annoiato l’80% di voi (quindi tre zie e una cugina già le ho perse, rimane l’unica vera sostenitrice, LA MADRE), illustriamo il perché di questo blog:
...proprio proprio esattamente non lo so.
Tutto è nato per un fervente desiderio di confronto su larga scala, o forse un più triste tentativo di giocare alla Carrie Bradshaw de noartri.
Insomma, per strije, il progetto nasceva sotto vari suggerimenti (serve a dare un tono professionale, ma in realtà stiamo parlando delle multipersonalità nel mio cervello), per seguire il percorso e la creazione di 12 quadri nell’arco di un anno e trattandosi nella fattispecie dei miei, quadri di donne, il tema centrale delle mie -vi scongiuro fatemelo dire- opere (non è credibile lo so).
La donna è semplicemente il vivere che conosco meglio in questo mondo e siccome dall’alto della mia saggezza dico sempre che per scavare nel profondo bisogna viversele le esperienze, in questa vado piuttosto sul sicuro.
Ma è una parola di uso comune e penso che sia l’ora di farmi -meno seghe mentali- e usare le parole di cui ho voglia di servirmi.
Ottimo! Dopo questa premessa assolutamente inutile che già avrà annoiato l’80% di voi (quindi tre zie e una cugina già le ho perse, rimane l’unica vera sostenitrice, LA MADRE), illustriamo il perché di questo blog:
...proprio proprio esattamente non lo so.
Tutto è nato per un fervente desiderio di confronto su larga scala, o forse un più triste tentativo di giocare alla Carrie Bradshaw de noartri.
Insomma, per strije, il progetto nasceva sotto vari suggerimenti (serve a dare un tono professionale, ma in realtà stiamo parlando delle multipersonalità nel mio cervello), per seguire il percorso e la creazione di 12 quadri nell’arco di un anno e trattandosi nella fattispecie dei miei, quadri di donne, il tema centrale delle mie -vi scongiuro fatemelo dire- opere (non è credibile lo so).
La donna è semplicemente il vivere che conosco meglio in questo mondo e siccome dall’alto della mia saggezza dico sempre che per scavare nel profondo bisogna viversele le esperienze, in questa vado piuttosto sul sicuro.